Pagine Zen 125

settembre / dicembre 2021
Utagawa Kunisada (Toyokuni III) “L' attore Iwai Kumesaburō III nel ruolo di Koshimoto Oyama”, parte sinistra di un dittico, 1853
Sommario
  • Il Giappone Asuka e Nara Quando l’estero divenne mainstream, influenze cinesi e coreane
  • 天地人轉(転) Ten-Chi-Jin-Ten (marobashi) - Cielo / terra / persona / adattarsi
  • Giappone: disegno e design Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d'arte contemporanea
  • Il Tè Dalla Cina: storia, leggenda, estetica (prima parte)
  • Prezioso verde La collezione di giade del Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Corea Fondazione dalle Origini Celesti
  • I pirati dei mari orientali
  • Kusari-Dō Percorrendo la Via Guerriera della Catena
  • La Neve di Yuzawa Immagini dal Giappone
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I pirati dei mari orientali

Scritto da Veronica Gambilare -
I pirati dei mari orientali
Scrivere una storia della pirateria dalle sue prime origini sarebbe impresa impossibile. Equivarrebbe in sostanza a scrivere la storia marittima del mondo.

La pirateria non conosce confini geografici e limiti cronologici. Anche se l’immagine del pirata radicata nell’immaginario popolare (peraltro molto lontana dalla realtà) è ormai indiscutibilmente legata ai banditi occidentali che scorrazzavano nei Caraibi tra il XVI e il XVIII secolo, la pirateria fu un fenomeno esteso su scala mondiale. Per quasi un millennio, le coste di Cina, Corea e Giappone vennero sistematicamente devastate dai banditi del mare e a loro volta diedero i natali ad alcuni tra i più influenti pirati di sempre, anche se i loro nomi rimangono poco noti...

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