Pagine Zen 132

gennaio / aprile 2024
Anziano del clan Nabeshima. Rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta. Si distingue l’impugnatura della spada, alla quale si accompagna un ventaglio nella mano destra. Opera di scuola Tosa databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo
Sommario
  • 苗 Miao Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
  • Hagakure Una nuova ideologia per i samurai di Edo
  • 正名 Zhèngmíng Rettifica dei nomi
  • Colori e design dal Giappone Un percorso tra arte, storia e letteratura
  • Daoyin L’antica arte cinese della salute e della longevità
  • Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone
  • La lacca rossa intagliata al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Dalla Cina al Giappone
  • Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang Tre poliedriche artiste coreane del periodo Chosŏn
  • Shōbōgenzō Zuimonki Eihei Dōgen, Discorsi informali
  • "Onibaba" di Rossella Marangoni Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
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Daoyin

Scritto da Fabio Smolari -
Daoyin

“L’arte del nutrimento vitale” (yangsheng zhi dao 養生之道) è l’insieme di tutte le pratiche, le tecniche e le conoscenze atte a promuovere una vita salutare e longeva, un tema al quale la cultura cinese ha dedicato sempre molta attenzione.

Già a partire dal V secolo a.C. il sogno di “vivere a lungo senza invecchiare” (chansheng bulao 長生不老) era un’aspirazione comune a molti aristocratici cinesi.

Tra i vari metodi individuati per perseguire lo scopo, l’esercizio fisico era in genere ritenuto di primaria importanza.

Fu in tale contesto che prese vita una disciplina ginnica tesa a migliorare la salute e prevenire le malattie dal nome di daoyin 導引 – da dao 導 “guidare” e yin 引 “tirare” – un termine che fu interpretato nelle epoche successive come: “guidare l’energia vitale per armonizzarla e tirare il corpo per ammorbidirlo”. Quale sia stata l’origine esatta della disciplina non è dato saperlo, ma già nel IV secolo a.C. era praticata...

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Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone

Scritto da Costanza Brogi -
Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone

Nel sistema penale del Giappone antico le punizioni a seguito di reati erano tante, ma una in particolare era il tatuaggio. Questo tatuaggio punitivo era inflitto per reati minori e ciò che rimaneva nella pelle del condannato era una sorta di fedina penale visibile a tutti. L’Irezumi, nel sistema penale dell’antico Giappone, si inserisce tra le pene previste per reati minori e come punizione aggiuntiva ad altre, come poteva essere ad esempio il Tataki, che consisteva letteralmente in bastonate. Il nome Irezumi入墨 deriva da 「入れる ireru, che significa inserire e 「墨 sumi, inchiostro...

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Pagine Zen 123

gennaio / aprile 2021
Per questa immagine si ringrazia Miyamoto Unosuke Shoten (C)
Sommario
  • Taiko Monogatari Storie di costruzione
  • 清風徐来 La fresca brezza arriva lentamente
  • Kuki Shūzō: Iki o l’estetica della singolarità
  • Kokeshi Il Tōhoku fra tradizione e design
  • Dalla necessità alla bellezza Un’indagine su “Mottainai” (seconda parte)
  • Tra antenati e legami perduti Incontri con le itako del Tōhoku (prima parte)
  • Scorci di Kyōto Tre opere inedite di Hōen nella collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia
  • Il tavolo del letterato cinese (seconda e ultima parte)
  • L'influenza del teatro Kabuki sull'Ukiyo-e
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Il tavolo del letterato cinese (seconda e ultima parte)

Scritto da Carla Gaggianesi -
Il tavolo del letterato cinese (seconda e ultima parte)

In questa seconda parte ricordiamo che la cultura cinese fu per anni influenzata e guidata da una classe speciale, composta da coloro che ancora oggi possono essere definiti "gentiluomini": la classe dei letterati. I letterati in Cina venivano classificati come intellettuali che avevano passato tutta la loro vita a studiare i testi di Confucio per superare gli esami di Stato. Erano proprio questi esami a creare classi differenti tra i letterati; proprio con la filosofia confuciana nacque il concetto di uno Stato governato da uomini d'abilità e cultura, scelti in base ai loro reali meriti e non in base alle conoscenze politiche o alla famiglia di provenienza.

Il successo ottenuto in questi esami di rappresentava ciò a cui tutti aspiravano: la chiave per ottenere un alto status sociale. Coloro che riuscivano a superare gli esami, infatti...

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Il tavolo del letterato cinese (prima parte)

Scritto da Carla Gaggianesi -
Il tavolo del letterato cinese (prima parte)
La cultura cinese fu per anni influenzata e guidata da una classe speciale, composta da coloro che ancora oggi possono essere definiti "gentiluomini": la classe dei letterati. In Cina, venivano classificati come intellettuali che avevano passato tutta la loro vita a studiare i testi di Confucio per superare gli esami di Stato. Erano proprio questi esami a creare classi differenti tra i letterati; proprio con la filosofia confuciana nacque il concetto di uno Stato governato da uomini d'abilità e cultura, scelti in base ai loro reali meriti e non in base alle conoscenze politiche o alla famiglia di provenienza.
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Pagine Zen 122

settembre / dicembre 2020
Tawaraya Sōtatsu, Alberi di pino, 1621, dodici porte scorrevoli (una parte), colore su carta a foglia d’oro, 174 x 76 cm (ciascuna), Yōgenin, Kyōto. Importante Proprietà Culturale.
Sommario
  • Tawaraya Sōtatsu (1570? – 1640?) Un artista all’avanguardia
  • Johakyū 序破急 Introduzione, sviluppo, conclusione.
  • Il tavolo del letterato cinese (prima parte)
  • Un’indagine su “Mottainai” (Prima parte)
  • Un Okimono di avorio del Museo d’Arte Orientale di Venezia Figura femminile con acqua, arco e frecce
  • L’immagine della donna nello Shintō
  • Kaze no denwa Il Telefono del vento
  • Amae Il lato dolce del Giappone
  • Pagine Giapponesi Immagini e racconti dal Giappone attraverso i libri della Biblioteca Braidense
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